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4 casi differenti: CARLSON, Pony affetto da PPID, artrite degenerativa di un cane, navicolite e bronchite ostruttiva cronica

Caso 1

Carlson 13, il cavallo che ci era stato regalato come finito a 14 anni, è arrivato all’età di 19 anni e la sua storia continua!
I veterinari che lo scorso anno lo avevano ingiustamente bocciato alla visita a Celje hanno perso per questo motivo il loro incarico alla FEI, per cui il filmato che abbiamo messo su Youtube ha permesso di correggere almeno in parte un’ingiustizia. Ma cosa fa oggi il vecchio campione? Ogni volta che il van parte da casa senza di lui smania e fa il ballo dell’orso perché vuole salire, sgroppa felice nei paddocks e quando lavora con Antonia ci mette un impegno come volesse far capire a tutti che il fuoriclasse della scuderia è sempre lui.
Quando arriva in concorso si rilassa e, non so come faccia, solo prima del Gran Premio si sdraia per un’oretta per ricaricarsi, sicuramente sente la tensione nell’aria.
Ha continuato a fare regolarmente la sua cura con le staminali e per la prima volta gli sono state trattate le due articolazioni coxo–femorali. Sono notevoli i risultati delle staminali su questa importante articolazione, infatti due cavalli visitati in 2 cliniche del nord Europa e tornati con la lapidaria sentenza: “non più idonei all’attività sportiva” sono di nuovo in concorso regolarmente dopo essere stati trattati nella coxo-femorale.
Negli ultimi 2 mesi del 2014, alla fine dei suoi 18 anni, Carlson ha fatto 6 Gran Premi e diverse 140 raramente facendo una barriera e piazzandosi molte volte. Guardate nei filmati come salta e, dopo il trattamento della coxo-femorale con le staminali, come sgancia il posteriore.
È sempre un puledrone ed è il nostro ambasciatore delle staminali, è da quando ha 14 anni che è sotto terapia, viene trattato più volte all’anno e non dimostra certo gli anni che ha. Durante il susseguirsi dei concorsi di questo fine anno non ha mostrato un minimo di cedimento, anzi l’ultimo concorso ha saltato il venerdi la 140, il sabato un Gran Premio e la domenica un altro gran premio ed il percorso dell’ultimo giorno è stato il più bello.
Antonia da quando è seguita da Andrea Bracci è molto migliorata ed ha più cognizione per poter dire che se non avesse commesso qualche errore il cavallo non avrebbe mai fatto alcuna barriera negli ultimi 6 gran premi. Comunque in uno di questi ad Arezzo è anche arrivata terza.
È cominciato il diciannovesimo anno, ci stupirà ancora? Lui è in gran forma e finchè avrà voglia di saltare glielo lasceremo fare perché sono convinto che se venisse messo da parte ne morirebbe.
Una cosa accaduta negli anni è questa: mentre prima era sempre nel box con la testa verso il muro e con le orecchie indietro, adesso, e lo fa soprattutto in concorso, ha sempre la testa fuori del box e quando vede mia figlia Antonia impazzisce di gioia. Sembra un cucciolo che fa le feste!
Andate a vedere nei primi filmati com’era e come è adesso.
Si faranno o non si faranno le staminali del sangue per ringiovanire anche noi umani?
Pensate a tutte quelle persone che devono fare la protesi dell’anca………

Caso 2

Un piccolo pony affetto da una patologia neurodegenerativa curato con le staminali del sangue.
Le staminali curano alcune malattie neurodegenerative come la PPID, simile al Parkinson.
Voglio mostrarvi questo piccolo pony Shetland un po’ avanti nell’età. Il pelo lungo, sintomo classico della PPID, magro e con il pancione caratteristico della sindrome metabolica dovuta a resistenza insulinica, una specie di diabete.
Il piccoletto ha ricevuto due dosi di staminali del sangue in vena a distanza di 40 giorni.
Lo vedete dopo 40 giorni e dopo 80 migliorato, ma guardatelo dopo quasi 2 anni dal trattamento, non ha più l’andatura di chi si trascina passo dopo passo, è decisamente un altro…… è stata letteralmente cambiata la vita a questa miniatura di cavallo! E diventato un cavallo più giovane, guarito dalla sua grave patologia neurologica. Questo presto succederà alle persone e coloro che hanno sviluppato con me questo progetto ne avranno la priorità!
Molti animali che hanno ricevuto il trattamento con le staminali mantengono buono il loro stato di salute negli anni e sul Web mi arrivano informazioni di “staminalizzati” che in tarda età stanno benissimo. Addirittura alcuni cavalli sono in regolare attività sportiva anche dopo i 20 anni.
Questo piccolo pony dava l’idea di dover morire presto distrutto da una patologia degenerativa di alcuni nervi dopaminergici del cervello come succede nel Parkinson ed ora eccolo qui pieno di vita e tondo come una mela!

Caso 3

Artrite degenerativa nel cane
Questo è un rottweiler preso al canile ad 11 anni. Mi era stato portato per una forma di artrite molto grave.
Anche quando in giardino i proprietari facevano il barbecue rimaneva sdraiato perchè non aveva la forza di alzarsi nonostante il profumo di carne alla brace.
Me lo hanno portato sotto anti infiammatorio e riusciva a trotterellare con molta fatica.
Come al solito nei cani anziani e con gravi patologie non prometto nulla, ma lo trattai fiducioso con le staminali per via endovenosa, nelle sacro-iliache e nelle coxo-femorali.
Me lo riportarono dopo 3 mesi e mezzo, il cane si era trasformato: aveva acquistato peso, il pelo era più lucido, l’andatura quasi normale senza aver più preso anti-infiammatori e sembrava notevolmente ringiovanito. Infatti per strada i conoscenti credevano fosse un altro cane.
Gli stessi risultati li ho avuti in molte artriti degenerative e nella displasia del gomito del cane.
Vi rendete conto cosa si potrà fare con un piccolo quantitativo del nostro sangue…..
Quanta gente che fa fatica a camminare potrà migliorare.
Le staminali autologhe del sangue vengono preparate in 72 ore da pochi ml. di sangue, sono una piccola bomba energetica che informa ed organizza le altre cellule, ma soprattutto il cervello destro che è il vero direttore d’orchestra dell’organismo.
L’energia delle staminali che inoculiamo per via endovenosa è talmente alta che le cellule divengono “l’intero” ed è l’organismo a divenire un ologramma di queste cellule e viene resettato senza spazio di tempo. Dopo aver svolto il loro compito di prevenzione e guarigione che perdura nel tempo, nel giro poi di pochi secondi le staminali si diluiscono nel sangue nella concentrazione fisiologica senza quindi dare effetti collaterali.
Terapia congegnata ed ideata in modo naturale e senza effetti collaterali!

Caso 4

Navicolite e bronchite ostruttiva cronica.
Questa è una cavalla da salto ostacoli di grande qualità e di grandi mezzi affetta da 2 anni da sindrome navicolare la cui diagnosi era stata fatta accuratamente in un’accreditata clinica.
Però oggi molte cliniche veterinarie hanno come obbiettivo principale una diagnosi “sofisticata” avvalendosi di macchinari “sofisticati”, mentre per un buon veterinario freelance il goal definitivo è la guarigione preceduta da una buona diagnosi clinica confermata poi dai macchinari.
Per 2 anni la cavalla era rimasta ferma, poi Luca ha provato a vedere cosa succedeva montandola, ma la sua zoppia non permetteva di continuare nel lavoro, per cui ha deciso di provare a metterla a posto ed ha giocato la carta delle staminali del sangue. Vedete a tempo zero la cavalla trottare alla corda, sul duro è un vero e proprio disastro.
Fu allora trattata con le staminali nell’articolazione interfalangea distale, nei legamenti collaterali di questa articolazione, nella guaina del flessore profondo e per perfusione locale. Nella navicolite sono interessate tutte queste strutture anatomiche, partendo quasi sempre dallo stress del legamento collaterale dell’articolazione interfalangea distale dovuto alla compensazione di alcune articolazioni di propulsione nel posteriore. Per questo con le staminali fu trattata l’articolazione lombo-sacrale e le articolazioni tra quarta , quinta e sesta lombare. Ed eccola dopo 6 mesi pronta per tornare in gara.
Anche fisicamente è migliorata.
Ma il nostro Luca non ha pace!
Dovete sapere che Piero aveva un buon cavallo da dressage ma da 2 anni soffriva di una forma di bronchite ostruttiva cronica che non reagiva ai trattamenti. Allora mi chiamò e provammo con le staminali e l’ozono. Il cavallo migliorò, ma in questi casi bisogna anche cambiare ambiente che è la causa scatenante del problema. Immaginate di aver male all’alluce e di aver avuto beneficio da una cura con le staminali, ma ogni giorno arriva un pazzo con il martello e ve lo colpisce. La terapia per essere efficace deve comprendere le cellule ma anche la camicia di forza al pazzo.
Per cui quando il cavallo nello stesso ambiente ha ricominciato a peggiorare, dopo 2 anni di calvario Piero ha tirato la spugna.
Luca decise di prenderlo, portarlo in un nuovo ambiente con il box ventilato e l’aereosol. Intanto le staminali continuavano nel loro compito anche a distanza di mesi ed eccolo qui: un altro cavallo!

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