Quando parliamo di risultati con le staminali sul tendine flessore superficiale del cavallo sportivo le immagini possono essere considerate ambigue per l’orientamento della sonda su una lesione parziale del tendine.
In una lesione catastrofica di tutto il tendine flessore superficiale questo non è possibile, quindi i risultati ottenuti in questo stallone di 18 anni sono inconfutabili.
Nelle prime ecografie la lesione avvenuta da più di un mese è mostrata all’interno della linea gialla.
Vedete anche il paragone con il flessore profondo che è normale ed è delimitato dalla linea rossa.
Il cavallo faceva fatica a muoversi nel box e non si poteva alzare la gamba sana perché il cavallo non riusciva a sostenere il peso con quella lesionata anche dopo un mese. La prognosi era un anno nel box e poi piccolo paddock per tutta la vita.
Vedete le immagini ecografiche a due mesi dal primo intervento con le staminali. La struttura si è ricomposta in un tempo brevissimo ed il cavallo ha cominciato a passeggiare a mano.
A quattro mesi il miglioramento continua ed a 6 mesi le fibre tendinee sono di nuovo evidenziabili , le potete vedere indicate dalle frecce rosse.
Dopo 5 mesi lo stallone viene rimontato al passo .
Ed eccolo dopo 8 mesi. Il cavallo fa un lavoro leggero tutti i giorni, compresa una sessione di galoppo , è anche migliorato fisicamente e non sembra un cavallo di 19 anni.
Il cavallo ha ricevuto per tre volte a distanza di due mesi un trattamento con le staminali del sangue per via sistemica e locale nel tendine flessore superficiale.
In questo caso la percentuale delle staminali pluripotenti era stata aumentata nel cocktail di cellule somministrate localmente.
I proprietari che lo adorano sono convinti che le staminali sono state le artefici della sua straordinaria guarigione e le immagini non lasciano adito a dubbi anche perché non si parla di un buco in un tendine , ma di un tendine distrutto.
Il risultato è aver riportato a lavorare un cavallo considerato irrecuperabile in tempi brevissimi.
Nei cavalli anziani c’è spesso la predisposizione ad avere lesioni catastrofiche correlate alla diminuzione di flushing di sangue cerebrale con consequenziale iperproduzione di cortisolo endogeno.
È quindi importante anche la somministrazione endovena delle cellule che lavorano sugli squilibri metabolici prodotti dalla vecchiaia.